Cultura e politica, arte e convivialità. La Festa nazionale di Azione nonviolenta, la rivista fondata dal filosofo Aldo Capitini nel 1964, che si svolgerà a Modena dal 19 al 22 giugno, trasformerà la città emiliana per quattro giorni nella capitale italiana della nonviolenza.

Da Goffredo Fofi, che fu stretto collaboratore di Aldo Capitini – che inaugurerà la Festa insieme al direttore Mao Valpiana e al Sindaco di Modena – all’antropologa Pat Patfoort, punto di riferimento della nonviolenza europea; dal lancio della “Campagna per il disarmo e la difesa civile non armata e nonviolenta”, annunciata il 25 aprile all’Arena di pace e disarmo di Verona, al confronto tra le Scuole di Pace dell’Emilia Romagna; dallo yoga al teatro dell’oppresso alla costruzione del mandala di pace; dai concerti, alle danze dal mondo, al recital di Alberto Patrucco e Andrea Mirò…saranno quattro giorni densi ci cultura, politica, arte e buon cibo.

Con il patrocino del Comune di Modena e la collaborazione di molte associazioni locali, la Festa di Azione nonviolenta si dipanerà nel Parco XXII Aprile di Modena a partire dal pomeriggio, nei focus in libreria, con ospiti nazionali e internazionali che dialogheranno con il pubblico sui temi della difesa, del disarmo e del Servizio civile, della convivenza e dei conflitti, dell’eredità culturale di Aldo Capitini e dell’editoria di pace, della memoria e dell’educazione alla nonviolenza.

Continuerà a sera, nel palco centrale, con la pizziche salentine dei Krazì (giovedì), il canzoniere della tradizione antimilitarista cantato da Giuliana Bergamaschi e Ilaria Peretti (venerdì), lo spettacolo di danze popolari che coinvolgeranno il pubblico con Balliamo sul Mondo (sabato) e la presentazione del nuovo cd Segni (e) particolari di Patrucco e Miro che cantano il poeta anarchico Brassens (domenica). Ed in mezzo la possibilità di visitare le mostre, tra le quali quella sui 50 anni di Azione nonviolenta, praticare yoga, visitare gli stands delle associazioni del territorio, gustare la bio-pizza e dissertarsi al bio-bar, cenare al ristorante tradizionale e vegetariano.

Insomma una vera Festa popolare all’insegna della nonviolenza che, come scriveva Aldo Capitini è anticipo, qui ed ora, della Realtà liberata.

Per i bambini vi segnalo la presenza dell’associazione “Fucina Buenaventura” con tutti i giorni alle ore 18 laboratori per i piccoli e parole per gli adulti. Verranno costruiti auto e aerei di carta e cartoncino, creati libri, vestite bambole, costruiti burattini a bastone per raccontare storie e spaventapasseri per proteggere germogli; il tutto recuperando e riutilizzando creativamente materiali di scarto o di avanzo. Domenica pomeriggio è prevista una presentazione del progetto educativo.