Con il termine Siblings (in inglese fratello e sorella) si intendono i fratelli e le sorelle dei bambini con esigenze speciali.
Negli ultimi anni si è sviluppata una attenzione tutta particolare ai Siblings, con un approccio sistemico centrato su tutta la famiglia, non solamente sul bambino speciale.
Infatti alla nascita di un bambino con esigenze speciali di solito la coppia genitoriale e la famiglia allargata (nonni, zii…) si concentrano completamente su di lui, mettendo in secondo piano i fratelli e le sorelle già presenti, col pensiero che loro abbiano meno bisogno di cure e di attenzioni.
Frequentemente si mette in secondo piano tutto quello che non riguarda direttamente il nuovo arrivato e questo è un grosso errore, perché il benessere personale, della coppia e l’armonia della famiglia sono risorse fondamentali nell’equilibrio nuovo da creare.
Il pensiero che i bimbi normodotati abbiano bisogno di meno attenzioni è corretto solo parzialmente, perché è vero che i fratelli e le sorelle non hanno bisogno di cure specifiche, ma necessitano in maniera irrinunciabile di ascolto, delicatezza e sensibilità per comprendere e vivere il nuovo assetto famigliare e accettare serenamente l’arrivo del nuovo che stravolge tutto ciò che era prima.
La nascita dell’inatteso infatti stravolge e ristruttura tutti gli equilibri prima esistenti e se tutte le novità non vengono condivise dai genitori, i fratelli e le sorelle del bambino con esigenze speciali potrebbero sentirsi esclusi dal reale stato che vive e deve affrontare la loro famiglia.
I bambini e le bambine che accolgono il loro fratellino con esigenze speciali hanno bisogno di conoscere, condividere, partecipare attivamente a tutto ciò che lo riguarda e hanno diritto ad essere informati, senza paure che in realtà riguardano più gli adulti, che certe cose faticano a spiegarle e a spiegarsele.
Si possono e si devono trovare le parole giuste per condividere e raccontare quello che sta accadendo, che cos’ha il fratellino o la sorellina, e di essere resi partecipi di diagnosi, prognosi e terapie.
Altrimenti il rischio è che i bambini si diano da soli le risposte alle domande che inevitabilmente si pongono e sviluppino vissuti di astio, risentimento ed esclusione.
Nella ricerca famigliare di nuovi equilibri sistemici, anche i Siblings hanno diritto a ricevere cure ed attenzioni, ad essere aiutati a sviluppare nel miglior modo possibile la loro capacita di resilienza, a sentirsi valorizzati e importanti, speciali anche loro!
Concludo questo breve articolo in cui ho gettato qualche semino per comprendere meglio i vissuti dei Siblings sottolineando l’importanza dell’educare i figli alla libertà , al sentirsi liberi, all’autonomia! “Scontato!” direte voi! “A volte no”, vi rispondo io.
Per il bambino con esigenze speciali essere libero significa poter essere più autonomo possibile, poter esprimere pensieri, idee ed emozioni ricevendo ascolto in un mondo diverso.
Per i Siblings essere liberi significa poter scegliere di esserci senza sentirsi obbligati, senza sentire che la loro esistenza è necessariamente legata al benessere o al malessere del fratello speciale.
Educare alla libertà può insegnare ad esserci nel rispetto di ciò che ciascuno può e deve dare.
a cura della dott.ssa Cristina Cattini, pedagogista e mediatrice FeuersteinÂ
[info]Â Sitografia (all’interno della quale ci sono molte indicazioni bibliografiche):
– Pagina facebook “Fiori sulla luna” progetto Siblings
– http://www.siblings.it/Â [/info]
Leggi il precedente articolo di Cristina Cattini:
IL BAMBINO CHE NON MI ASPETTAVO, L’ATTESA DELL’INATTESO
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