L’utilizzo del piano del parto è una pratica che si sta diffondendo sempre più anche nel nostro territorio, mentre fino a qualche anno fa era conosciuto solo all’estero.

Si tratta di una lettera che viene scritta e firmata dai futuri genitori ed indirizzata agli operatori dell’ospedale dove andranno a partorire.

In questo documento vengono evidenziati, passo per passo, i desideri della coppia in merito all’assistenza durante il parto e la degenza, quello che vorrebbero fosse fatto e quello che preferirebbero evitare, ovviamente sottolineando sempre il requisito essenziale che è la fisiologia.

A molti può sembrare una perdita di tempo, tanto nessuno sa come andrà il parto e se ci sarà bisogno o meno d’intervenire in modo drastico, o se gli operatori terranno mai conto di quello che c’è scritto sul foglio..ma a mio parere ha un’utilità sostanziale ed è quella di mettere mamma e papà nella condizione di conoscere e capire quali sono le procedure che possono essere messe in atto, quali sono gli studi che supportano o meno tali procedure, quali sono le conseguenze o quali potrebbero essere se non fossero messe in atto.

Purtroppo sull’evento parto non tutti sono formati, circolano ancora un sacco di false credenze, e se una coppia decide di scrivere un piano del parto deve assolutamente informarsi e questo non sarà mai una perdita di tempo.

Non è detto che al momento del parto verranno rispettati tutti i desideri, ma sicuramente una mamma informata può capire meglio quello che le sta succedendo e comprendere anche il perché gli operatori si comportano in determinati modi.

Alla base di tutto credo debba comunque instaurarsi un rapporto di fiducia fra i futuri genitori e chi li assisterà, gli operatori sono lì per aiutare, non per ostacolare. Il piano del parto può essere un buon metodo per farsi conoscere e per far capire quanto speciale sia per la coppia il momento che stanno per vivere.

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