linguaggio

Buongiorno a tutti, nuovo appuntamento con la dottoressa Maria Giovanna Roio, logopedista, che risponde alle vostre domande sul linguaggio dei bambini.

 

Mia figlia si mangia le lettere!

Buongiorno dottoressa,
sono la mamma di una bambina di quasi 4 anni.
Lei ha questo problema: quando parla si mangia le prime lettere della parola e parla talmente veloce che non si capisce niente; a volte io la capisco perché sono sua madre, ma agli estranei non si fa quasi mai capire.
E’ un problema che si può risolvere e, se sì, in che modo posso aiutarla?
La ringrazio dell’attenzione e spero presto in una sua riposta.

Risposta della dottoressa Roio Maria Giovanna:
Buongiorno,
generalmente errori di questo tipo sono riscontrabili nei bambini fino ai 3 anni: superata questa fascia d’età diventa opportuno intervenire affinché il linguaggio del bambino non risulti poco comprensibile agli altri coetanei. Infatti il rischio maggiore è proprio quello dell’isolamento sociale: se gli altri bambini non capiscono quello che il bambino dice, tenderanno ad escludere il loro compagno dai giochi.

“Tagliare le parole”

Mi capita di ascoltare bimbi che ‘tagliano‘ la prima sillaba: ad esempio, ELEFANTE diventa ‘FANTE, BAMBINO diventa ‘BINO, GIRAFFA diventa ‘RAFFA, e così via.
Altri bambini che semplificano la struttura sillabica delle parole possono omettere una sillaba centrale: TELEFONO diventa TEFONO, TAVOLO diventa TALO, LAVANDINO diventa LADINO…

Dimenticare le sillabe

Oppure alcuni dimenticano l’ultima sillaba della parola: LAVAGNA diventa LAVA’, MANGIATO diventa MANGIA’ , MATITA diventa MATI’, ecc.

Solitamente le semplificazioni della struttura sillabica di parola avvengono con parole di almeno tre sillabe, proprio perché per il bambino sono le più difficili da produrre correttamente.



Questo processo linguistico è presente nei bambini più piccoli che stanno imparando a parlare: superati i 3 anni, se ancora presente, va corretto con esercizi specifici dal logopedista.

In questi casi è sconsigliato far ripetere più volte a casa le parole sbagliate, nella speranza che il bambino si corregga da sé: spesso infatti non è cosciente del tipo di errore o comunque non possiede una strategia efficace per correggersi e quindi andrà facilmente incontro ad insuccessi e tentativi frustranti.


Molto meglio effettuare una visita logopedica per seguire un percorso mirato sulle specifiche difficoltà, senza enfatizzare il senso d’insicurezza nel bambino.

Se avete un dubbio da chiarire e volete fare anche voi una domanda alla nostra logopedista scrivete a info@modenabimbi.it.

 

foto-roio_med-2Dott.ssa Maria Giovanna Roio Logopedista

Cell: 340 9974500

Web: www.logopediamo.it

www.facebook.it/logopedistaModena